top of page

TECNICHE UTILIZZATE

La Terapia Cognitivo Comportamentale fa uso di specifiche tecniche tra cui:

ABC

DIALOGO SOCRATICO

LADDERING

nel quale il paziente viene addestrato a monitorare ciò che accade nelle situazioni in cui avverte il disagio, attraverso un’attenta riflessione ed osservazione che servono a far emergere le connessioni tra le situazioni attivanti (A) , i “pensieri automatici” – ciò che ci si dice o si immagina- (B) e le conseguenze – emotive e comportamentali- (C).

PROBLEM - SOLVING

un atteggiamento attivo e propositivo di risoluzione dei problemi. Il terapeuta può suggerire delle soluzioni, che vengono discusse e messe in pratica per verificarne l’efficacia, ma lo scopo finale dell’utilizzo di questa tecnica è la  promozione dell’autonomia del paziente nella ricerca e nella sperimentazione di nuove soluzioni ai problemi che si trova ad affrontare nella vita quotidiana.
in cui i pensieri disfunzionali,  messi in evidenza dopo un attento monitoraggio, vengono discussi nel corso delle sedute dove paziente e terapeuta cercano di verificarne la validità ed assumere un atteggiamento critico nei loro confronti, favorendo così il distanziamento da una modalità rigida e poco utile di interpretare la realtà.

ESPOSIZIONE GRADUALE

attraverso la quale il paziente viene invitato ad “esporsi” alle situazioni ansiogene che solitamente evita (es: prendere la metro, parlare in pubblico, etc) dopo aver discusso le convinzioni disfunzionali e creato una maggior flessibilità nella propria visione della realtà. Ciò ovviamente avviene in maniera graduale e lo scopo è quello di  sperimentare poco a poco la propria capacità di riuscire ad affrontare le situazioni problematiche, facilitando così la costruzione di una visione di sé, degli altri e del mondo più funzionale.
una tecnica che nel corso del colloquio indaga il significato delle convinzioni del paziente al fine di raggiungere un livello di comprensione più profondo delle idee relative a se stesso, agli altri e al mondo.

HOMEWORK

è la prescrizione di “compiti a casa” che consistono prevalentemente in diari, schede di ABC ed esperimenti comportamentali, che vengono poi discussi nelle sedute con il terapeuta. Il loro fine è da un lato la presa di coscienza del proprio funzionamento nelle situazioni problematiche, attraverso l’automonitoraggio dei propri pensieri, emozioni e comportamenti, dall’altro il consolidamento di quanto viene discusso ed appreso in terapia al fine di adottare nuove modalità di gestire la sofferenza e quindi cambiare.
bottom of page