DEPRESSIONE
La depressione è molto diffusa nel mondo e i dati più significativi evidenziati dall’OMS all'interno dei rapporti annuali sulla salute della popolazione nel mondo sono che:
- I disturbi depressivi in neuropsichiatria costituiscono nelle donne il 41,9% della disabilità e il 29,3% negli uomini.
- Il tasso di maggiore prevalenza della depressione nella donna rispetto all’uomo si rileva in crescita dalla prima adolescenza.
- I principali problemi di salute mentale dell’anziano sono la depressione, le sindromi organiche e le demenze.
La depressione quindi può colpire tutti in differenti periodi della propria vita.
1. COSA E' LA DEPRESSIONE?
In termini clinici per DEPRESSIONE si intende:
- una irregolarità del tono dell’umore,
- protratta nel tempo per un periodo di almeno 2 settimane,
- associato a sensibili modificazioni del pensiero, del comportamento e delle funzioni fisiologiche,
- con disagio significativo o significativa compromissione del funzionamento sociale, lavorativo, relazionale (Attività fisicamente impegnative, Compiti e doveri familiari, Rapporti con amici ed altre persone, Cura di se e della salute..)
3. SINTOMI
Umore
Sensazione di tristezza, preoccupazione, depressione
Perdita di interesse e di piacere nelle cose
Perdita di energia, vitalità, speranza, progettualità
Sintomi fisici
•Disturbi del sonno
•Disturbi dell’appetito
•Affaticabilità e diminuzione dell’energia
•Perdita di interesse in numerose attività, compreso il sesso
•Sintomi gastrointestinali, come bocca secca, nausea, costipazione
•Dolori inspiegabili
•Rallentamento o agitazione psicomotoria
Cognizione
•Pensieri negativi circa se stessi, il presente ed il futuro
•Ruminazioni depressive: pensieri pessimistici ricorrenti
•Scarsa concentrazione, perdita di memoria, difficoltà a prendere decisioni
•Sensazione che possa accadere qualcosa di pericoloso e paure esagerate
•Disperazione
•Pensieri di morte e idee di suicidio
•Pensieri irreali di colpa, malattia, povertà
Diabete
Una recente metanalisi (Anderson, 2001) ha esaminato 20 studi caso-controllo: il rischio di depressione era doppio (OR 2.0) nei pazienti con diabete che nel gruppo di controllo
Cardiopatie
Nei pazienti ricoverati per coronaropatiie acute ed in quelli con recente infarto del miocardio la prevalenza di depressione è tra il 15% ed il 23%
Infezione HIV
Una metanalisi (Ciesla and Robert, 2001) mostra che tra i pazienti con infezione HIV la prevalenza della depressione varia tra il 4% ed il 23% ed il rischio è doppio rispetto ai controlli.
Malattie neurologiche
Prevalenze elevate di depressione in pazienti con stroke, morbo di Parkinson e sclerosi multipla (Katon, 2003)
Le malattie neurologiche possono avere effetti diretti sui circuiti neurali coinvolti nella regolazione dell’umore (Whyte amd Mulsant, 2002)
Dolore
Uno studio longitudinale condotto in Canada (Patten, 2001) ha mostrato che le 3 malattie (sinusite cronica, emicrania, dolori lombari) che erano prospetticamente associate con la più alta incidenza di depressione maggiore erano tra le malattie più dolorose.
§Uno studio in medicina generale (Unutzer et al, 2001) ha mostrato che più del 50% dei pazienti anziani depressi soffrivano di dolore cronico, che era causa di limitazioni funzionali ed era prevalentemente dovuto ad osteoartite.
Cura della propria salute
•Studi longitudinali mostrano che negli adolescenti con depressione vi è maggior rischio di sviluppare obesità (Goodman and Whitaker, 2002; Richardson et al, 2004) di iniziare a fumare (Patton et al, 1998)
•Una metanalisi (Di Matteo et al, 2000) mostra che i pazienti con malattia fisica e depressione hanno un rischio 3 volte più elevato dei non depressi di non seguire le prescrizioni mediche, hanno scarsa capacità di seguire la dieta, fare esercizio fisico, seguire il programma di esami e valutazioni (glicemia, PA, ecc).
5. COMORBILITA'
2. DIFFERENZE TRA MASCHI E FEMMINE
Le donne soffrono di depressione più degli uomini 2 : 1
Spiegazioni di tipo psicosociale: a causa della discriminazione e della disparità sociale che penalizza le donne; oppure secondo la teoria del “concetto di modello appreso dell'impossibilità a reagire (Helplessness) secondo la quale è un valore femminile classico che viene alimentato dagli stereotipi sugli uomini e le donne.
Spiegazioni di tipo genetico: si ipotizza che la depressione sia un disturbo ereditario collegato al cromosoma X femminile ma non si hanno conferme nelle ricerche scientifiche
Spiegazioni endocrinologiche: benché la depressione sia spesso collegata a eventi del ciclo riproduttivo della donna, vi è poca relazione tra i livelli di ormoni circolanti, connessi alla fisiologia riproduttiva della donna, e il grado di depressione.
Spiegazioni epidemiologici: sembra che l'uso sostenuto da parte della popolazione maschile di alcol, mascheri la depressione negli uomini, determinando così le differenze tra i sessi.
4. CAUSA
Contenuti di perdita
- Irreversibile/non riparabile
- Totale e definitiva
- Non accettabile (“Devo o dovrei”, “Ne ho il diritto, è un’ingiustizia”,
- Credenza diviene scopo (non mi interessa nient’altro)
- Accettazione = ulteriore perdita o fallimento
Genetica
Fattori genetici risultano importanti in numerosi casi di depressione
se un gemello monovulare soffre di depressione, vi sono il 70% di probabilità che anche l’altro gemello ne soffra
i parenti di primo grado di una persona che soffre di depressione hanno il 15% di probabilità di ammalarsi
i parenti di secondo grado hanno un rischio del 7% circa
il rischio nella popolazione generale è del 3-5% circa
I figli di persone con problemi depressivi anche se adottati fin dalla prima infanzia presentano un rischio di depressione 3 volte più elevato rispetto ai figli della famiglia adottante
Perdite precoci
I bambini che perdono i genitori in fasi precoci dello sviluppo risultano maggiormente predisposti alla depressione da adulti
La presenza di validi sostituti genitoriali riduce il rischio
Anche da adulti, l’estrema solitudine pone le persone a maggior rischio di depressione
Eventi della vita
Alcuni eventi della vita comportano un significativo rischio di depressione
perdita di persone amate e significative
assistenza ai malati
perdita del lavoro, trasferimenti
cambiamenti di ruolo e posizione (pensionamento o cambiamenti nel lavoro o in famiglia)
conflitti cronici
difficoltà economiche, superlavoro
mancanza di supporto
6. TRATTAMENTO
Gli interventi efficaci nel trattamento della depressione sono suddivisibili in due tipi:
quello farmacologico e quello psicoterapeutico.
Le terapie farmacologiche sono generalmente ritenute nella loro azione:
• più specifiche,
• più rapide,
• più efficaci,
• più economiche delle sole psicoterapie e pertanto sono proposte come trattamento di primo intervento.
La psicoterapia agisce nel modificare alcune convinzioni, pensieri, attitudini (comportamenti) disfunzionali…
• per sostenere e aiutare in modo continuativo l’individuo..
• per migliorare le relazioni interpersonali e la stima di sé.
E’ indicata soprattutto nelle forme depressive reattive o situazionali, scatenate cioè da eventi specifici e limitati nel tempo (stress, lutti, conflitti personali e relazionali).
Esistono diversi approcci di tipo psicologico al trattamento della depressione: cognitivo-comportamentale, interpersonale, psicodinamico, fenomenologico, etc.
Gli studi più recenti indicano una percentuale di successo del 30-35% per la sola psicoterapia.
Particolarmente indicate nelle forme lievi e moderate, dove il tasso di successo sembra più elevato.